Il
terrore maggiore da parte delle aziende che esercitano trasporto
pubblico, oltre ovviamente alle ricadute in termini economici per
l’organizzazione del corso della CQC e per il costo del corso
multimediale, è quello di trovarsi alla fine del corso con il
personale addetto alla guida cosciente e preparato sui suoi diritti in
merito alle violazioni di legge che le aziende mettono in essere
giornalmente per portare a termine i servizi di trasporto pubblico
locale o altro, consapevoli per dolo o obbligate ancora di più
oggi in mancanza di risorse (ma non meno responsabili).
La prospettiva che un Operatore di esercizio possa prendere coscienza e
rifiutarsi di svolgere il servizio per le responsabilità che un
giudice di merito gli può addebitare in relazione al fatto che
è un professionista e che “non poteva non sapere”,
rappresentano una prospettiva di micro e macro conflittualità
alle quali i vari responsabili aziendali dovranno fare fronte, abituati
invece fino ad adesso a nascondere le responsabilità proprie e
delle aziende ma anche, a volte, delle istituzioni.
La formazione periodica renderà il conducente che ha conseguito
la CQC per documentazione più preparato e una spina nel fianco
per le aziende.
È ovvio che i nuovi conducenti, quelli che posseggono la CQC per
esame, potranno avere poca esperienza di guida (ma questo lo era per
tutti e lo sarà sempre per tutti anche per gli anziani, come
saggezza insegna perché non si finisce mai di imparare
nella guida), ma saranno preparatissimi in termini di leggi, doveri
e in speciale modo nei diritti, i quali fino ad oggi erano
appannaggio solo dei sindacalisti o dei più preparati.
Questo farà si che l’Operatore di esercizio
sarà finalmente, almeno per metà, sindacalista di se
stesso per il semplice fatto di essere a conoscenza delle leggi ed
essere quindi capace di fare rispettare i suoi diritti.
Per questo abbiamo raccolto alcune normative fondamentali che riteniamo utili mettere a disposizione di tutti.
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