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Componenti negative del reddito
d'impresa. Trattasi di operazioni contabili attraverso cui quote del reddito di
esercizio sono destinate a costituire o incrementare appositi fondi destinati
alla copertura di perdite o debiti di natura determinata, d'esistenza certa o
probabile, di cui alla data di chiusura dell'esercizio non si conosce
l'ammontare o la data di sopravvenienza. La normativa fiscale consente la
deduzione dal reddito imponibile solo di alcuni tipi accantonamenti entro
determinati limiti quantitativi. Ad esempio, il Testo unico sulle imposte sui
redditi (TUIR), approvato con D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, consente la
deduzione degli accantonamenti ai fondi per il trattamento di fine
rapporto e ai fondi di previdenza del
personale dipendente, se costituiti in conti individuali dei singoli
dipendenti, entro i limiti delle quote maturate nell'esercizio in conformità
alle disposizioni legislative e contrattuali che regolano il rapporto di lavoro
dei dipendenti stessi. E' consentità altresì la deduzione delle svalutazioni e
degli accantonamenti per rischi su crediti in misura non superiore in ciascun
esercizio allo 0,5% del valore nominale dei crediti commerciali iscritti in
bilancio sino ad un massimo del 5%. Le
perdite su crediti sono deducibili per la parte che eccede l'ammontare
complessivo delle svalutazioni e degli accantonamenti già dedotti in precedenti
esercizi. Voce correlata: Conto economico.
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accantonamenti
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